Innovazione che fa la differenza per i pazienti con Malattie delle Valvole Cardiache all'Health Innovation Show
Si è tenuta a Napoli la prima edizione dell’Health Innovation Show 2023, presso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. L’evento, promosso dalla Fondazione Mesit – Medicina Sociale e Innovazione Tecnologica, ha coinvolto i principali stakeholder e opinion leader del settore Salute per diffondere il valore dell’innovazione sanitaria.
Eleonora Selvi, Presidente dell’associazione Cuore Nostro, è intervenuta nel dibattito con focus L’innovazione del paziente cardiopatico: Il Futuro è Oggi!
L’innovazione è la nostra alleata principale nel percorso dei pazienti con malattie delle valvole cardiache, soprattutto quando si tratta di garantire una diagnosi tempestiva, il primo passo cruciale per ridurre ospedalizzazioni e mortalità.
Uno strumento che può e deve integrarsi con gli operatori sanitari e le persone. Grazie a innovazioni tecnologiche come lo stetoscopio digitale, stiamo ridefinendo il concetto di supporto alla diagnosi delle malattie delle valvole cardiache.
Un’innovazione che:
– abbatte i confini verso comunità altrimenti non servite
– coinvolge un più ampio di operatori a distanza
– permette di misurare e monitorare nel tempo il “mormorio cardiaco”
– apporta precisione e continuità nella gestione delle patologie
Il supporto dell'innovazione nelle tappe fondamentali del percorso del paziente con malattie delle valvole cardiache
L’innovazione rappresenta uno strumento che può e deve integrarsi con gli operatori sanitari e le persone. L’innovazione può supportare le MVC in tutte le sue fasi e quindi adottare la tecnologia nella raccolta, condivisione dei dati e digitalizzazione dei servizi territoriali.
1. Sensibilizzazione della popolazione
Oggi le campagne di comunicazione web, sui siti e sui social, sono una realtà possibile grazie alla tecnologia internet ormai di uso comune.
Tuttavia l’alfabetizzazione digitale della popolazione italiana rimane bassa.
Secondo i dati ISTAT (giugno 2023) l’Italia è tra gli ultimi Paesi in Europa per competenze digitali almeno di base della popolazione.
Nel 2021 poco meno della metà delle persone di 16-74 anni residente in Italia ha competenze digitali almeno di base (45,7%).
Il 61,7% dei ragazzi di 20-24 residenti in Italia che ha usato internet negli ultimi 3 mesi ha competenze digitali almeno di base. Tale quota decresce rapidamente con l’età per arrivare al 41,9% tra i 55-59enni e attestarsi al 17,7% tra le persone di 65-74 anni
L’alfabetizzazione digitale degli adulti e anziani aumenterebbe il numero di persone da poter raggiungere e coinvolgere con la corretta informazione e consapevolezza sul riconoscimento dei sintomi e la diagnosi tempestiva delle MVC.
2. Individuazione e Riconoscimento patologie
Pensiamo all’utilizzo di uno stetoscopio digitale. Per le MVC rappresenta il primo elemento per individuare i “mormori anomali/soffio al cuore”, indice di un mal funzionamento delle valvole, da riconoscere con ulteriori accertamenti diagnostici (ecocardiogramma).
Pensiamo a poter eseguire un controllo con lo stetoscopio in un luogo di comunità (esempio centri anziani, farmacie, studi MMG) e che il file audio si possa condividere o trasmettere a distanza al cardiologo/specialista. Tale approccio consentirebbe anche l’utilizzo di tali dispositivi da operatori sanitari diversi dal Medico di medicina Generale (spesso sopraffatto dalle attività, come nel caso dei massimalisti), come gli infermieri, farmacisti con adeguata formazione. Ovviamente sarà sempre il medico a fare le valutazioni cliniche.
Questo consentirebbe di abbattere le barriere di quei territori isolati, poco serviti o pazienti impossibilitati a recarsi dal proprio medico o a visita di controllo.
3. Diagnosi
Dopo il controllo con lo stetoscopio l’ecocardiografo oggi rappresenta il principale dispositivo diagnostico per le MVC.
In questo percorso tra cure primarie e territorio l’accesso tempestivo all’esame ecocardiografico rappresenta l’elemento cruciale in cui si insediano le problematiche di disponibilità di risorse umane, le differenti realtà organizzative dei servizi sanitari territoriali e delle rispettive liste d’attesa.
Ulteriore elemento fondamentale sono la qualità dei dispositivi diagnostici e l’aggiornamento formativo degli operatori sanitari nell’utilizzo degli stessi.
Monitoraggio attuazione tempistiche di visite di primo accesso ed esami diagnostici (ecocardiogramma) definite in PNGLA, Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa.
Oggi rimane fondamentale garantire l’accesso ai cittadini ad ecocardiografi innovativi in tutti i territori regionali italiani, la formazione specifica degli operatori sanitari (ecocardiografisti) sull’utilizzo e la definizione di modelli organizzativi-gestionali integrati sul territorio che consentano lo scambio digitale dei dati.
4. Trattamento
L’innovazione ci ha dimostrato con i dati la possibilità di migliorare la qualità di vita dei pazienti e al contempo la sostenibilità dei sistemi sanitari. Come nel caso della TAVI (impianto valvolare aortico transcatetere), per il trattamento della stenosi aortica, che recentemente compiuto 20 anni. Oggi consente ai pazienti trattati una più rapida ripresa post-trattamento rispetto agli interventi chirurgici “a cuore aperto”.
L’accesso alle cure, così come la diagnosi, risente anche dei problemi di finanziamento del sistema sanitario italiano. Questo ha portato ad un aumento del divario tra le regioni, anche in termini di disponibilità e accesso all’innovazione tecnologica. Troppo spesso le scelte sono basate su principi economici e non clinici.
Oggi è fondamentale garantire che le decisioni di investimento siano guidate da linee guida cliniche e non solo da considerazioni sui costi, migliorando così l’utilizzo delle tecnologie innovative basate su dati comprovati.
E’ necessario, inoltre, affrontare le cause profonde delle disuguaglianze territoriali nell’accesso a tutti i livelli della cura delle MVC.
5. Follow up e monitoraggio a lungo termine
La mancanza di una rete strutturata tra medici di base, specialisti ambulatoriali e specialisti ospedalieri, è una lacuna nell’organizzazione dei servizi.
La telemedicina ci offre l’opportunità di creare le relazioni tra i diversi attori coinvolti e ottimizzare i risultati per tutti: per i pazienti, per il Sistema Sanitario Nazionale e per i Sistemi Sanitari Regionali.
L’ecocardiogramma regolare e lo scambio digitale dei dati dovrebbe essere parte integrante del monitoraggio a lungo termine.
E’ fondamentale l’allocazione di risorse al fine di creare percorsi di comunicazione digitale adeguati (territorio e ospedali) e integrare il supporto psicologico come parte integrante della riabilitazione cardiaca, anche attraverso dispositivi a distanza, quali piattaforme di video chiamata, app di giochi per il benessere mentale.
Concludendo, per il vero decollo della telemedicina nel nostro paese è necessario “far parlare a tutti la stessa lingua”.
Quindi formazione-informazione destinata a tutte le figure professionali coinvolte, alfabetizzazione digitale degli adulti e degli anziani che, più di altri, necessitano di una guida, un accompagnamento all’utilizzo dei sistemi e dispositivi digitali.
Infine, i vari sistemi digitali, ospedali e territori, devono poter comunicar tra loro, in modo da garantire l’interscambio dei dati, per ottimizzarne l’utilizzo.
L’impegno di Cuore Nostro si incentra su pilastri fondamentali: informazione, sensibilizzazione, condivisione e guida del cambiamento attraverso l’ascolto dei bisogni, la semplificazione e divulgazione del sapere scientifico, nonché il coinvolgimento istituzionale, in modo da rendere accessibile a più persone possibili la consapevolezza e la comprensione delle patologie valvolari cardiache.
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Insieme, possiamo fare la differenza nella vita delle persone affette da malattie valvolari cardiache e contribuire a promuovere una migliore salute cardiaca per tutti.
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