Patologie delle
valvole cardiache
Patologie valvolari cardiache
In Italia le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di mortalità e la seconda causa di disabilità, con un impatto significativo sul sistema socio-economico.
Le patologie valvolari rappresentano un problema di salute pubblica in crescita, spesso sottovalutato. L’incidenza tra gli over 65 è di circa il 12,5%, e potrebbe raggiungere il 33% nel 2040 a causa dell’invecchiamento della popolazione (ISTAT).
Un terzo delle patologie valvolari sfugge alla diagnosi. mentre una gestione tempestiva garantirebbe, nella maggior parte dei casi, un esito favorevole delle cure, oltre che un importante risparmio di risorse per il sistema sanitario.
Patologie
Le principali patologie valvolari cardiache sono:
- Stenosi aortica: la valvola aortica è stretta e non si apre completamente, causando una riduzione del flusso di sangue dal cuore all’aorta.
- Insufficienza aortica: la valvola aortica non si chiude completamente, causando un reflusso di sangue dall’aorta al ventricolo sinistro e un aumento della pressione nel ventricolo.
- Stenosi mitralica: la valvola mitrale è stretta e non si apre completamente, causando una riduzione del flusso di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro.
- Insufficienza mitralica: la valvola mitrale non si chiude completamente, causando un reflusso di sangue dal ventricolo sinistro all’atrio sinistro e un aumento della pressione in quest’ultimo.
- Prolasso della valvola mitrale: la valvola mitrale si piega all’indietro durante la diastole, causando un reflusso di sangue dal ventricolo sinistro all’atrio sinistro.
Sintomi
I sintomi delle principali patologie valvolari cardiache possono variare in base alla gravità della condizione e all’età del paziente. Tuttavia, i sintomi più comuni sono:
- Stenosi aortica: affaticamento, mancanza di respiro durante l’esercizio fisico, dolore al petto e vertigini.
- Insufficienza aortica: affaticamento, mancanza di respiro, gonfiore degli arti inferiori e del ventre.
- Stenosi mitralica: affaticamento, mancanza di respiro, dolore al petto e vertigini.
- Insufficienza mitralica: affaticamento, mancanza di respiro, gonfiore degli arti inferiori e del ventre, tosse con espettorato di sangue.
- Prolasso della valvola mitrale: affaticamento, mancanza di respiro, dolore al petto e vertigini, sensazione di palpitazioni.
Diagnosi
La diagnosi delle patologie valvolari cardiache può essere effettuata utilizzando diverse tecniche, tra cui:
- Ecocardiografia: è un esame non invasivo che utilizza onde sonore ad alta frequenza per creare immagini dettagliate del cuore e delle sue valvole.
- Angiografia cardiaca: è un esame invasivo che utilizza un catetere per iniettare un mezzo di contrasto nell’arteria coronaria e visualizzare le valvole cardiache mediante radiografie.
- Ecocardiografia transesofagea: è un esame invasivo che utilizza un ecografo inserito attraverso l’esofago per visualizzare dettagliatamente le valvole cardiache.
- Ecocardiografia transtoracica: si esegue con un ecografo posto sulla pelle del torace per visualizzare le valvole cardiache.
- Elettrocardiogramma (ECG): registra l’attività elettrica del cuore e può indicare se ci sono segni di danno alle valvole cardiache.
- Ecocardiografia transtoracica con contrasto: si esegue con un mezzo di contrasto somministrato per via endovenosa per valutare la perfusione delle valvole cardiache.
Il medico valuterà i sintomi e i risultati dei test diagnostici per confermare la diagnosi e decidere il trattamento più appropriato.
Trattamento
Il trattamento delle patologie valvolari cardiache dipende dalla gravità della condizione e dalle esigenze individuali del paziente. Le opzioni di trattamento possono includere:
- Terapia medica: farmaci come i diuretici, i beta-bloccanti e gli ACE inibitori possono essere utilizzati per trattare le patologie valvolari cardiache.
- Intervento chirurgico: l’intervento chirurgico per sostituire o riparare la valvola cardiaca è un’opzione per le patologie valvolari cardiache avanzate.
- Valvuloplastica: è un intervento chirurgico mininvasivo che cerca di migliorare la funzionalità della valvola cardiaca malata senza sostituirla.
- Intervento percutaneo: consiste in una procedura mininvasiva che utilizza un catetere per riparare o sostituire la valvola cardiaca attraverso un’arteria o una vena.
- Terapia farmacologica: può essere utilizzata per trattare i pazienti con insufficienza mitralica con una valvola rigurgitante ma non severa e che non soddisfano i criteri per l’intervento chirurgico.
Il medico discuterà con il paziente le opzioni di trattamento più appropriate per la sua condizione specifica e aiuterà a decidere la migliore strategia terapeutica.